FONDO PATRIMONIALE E MODIFICAZIONE DI UN CREDITO
ANTECEDENTE.
Traccia parere.
Tizio
contraeva con la Banca Beta un contratto di mutuo per la somma di 50.000 euro
da restituire nell’arco di dieci anni. Dopo due anni dalla stipula Tizio chiedeva
alla banca, a causa delle forti difficoltà economiche in cui versava, di
modificare le scadenze delle rate. La banca accettava la suddetta richiesta
imponendo a Tizio di emettere tante cambiali quante le nuove rate concordate.
Già
alla prima rata Tizio non corrispondeva la somma dovuta e così faceva anche
nelle successive due rate.
Preparandosi
ad un’azione esecutiva nei confronti di Tizio, la banca accertava che l’unico
bene immobile di proprietà dello stesso era stato conferito, con il consenso del
coniuge, in un fondo patrimoniale.
Dalla
suddetta indagine emergeva inoltre che l’atto di costituzione del fondo
patrimoniale era stato redatto una settimana prima della rinegoziazione del
debito.
I
rappresentanti della banca si rivolgono al vostro studio legale per conoscere
quali azioni possono intraprendere nei confronti di Tizio per recuperare le
somme di cui l’istituto è creditore.
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